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EXPRESSION PRIMITIVE

DanzaMovimentoTerapia Etno-Antropologica

Arriva in Francia negli anni ’70, attraverso Herns Duplan, danzatore Haitiano che si era dedicato a lungo allo studio delle danze rituali delle società tradizionali. Il suo incontro con France Schott- Billmann, psicoanalista, trasforma questo metodo in pratica terapeutica. Duplan, Schott-Billmann e Jhoane Dhaese sono tuttora i tre esponenti principali di questa metodologia, che attualmente è impiegata in ambito clinico, educativo e riabilitativo.

Non imita le danze tribali, né cerca di riprodurle, ma riconosce nell’essenza di queste danze alcuni elementi capaci di parlare all’uomo in modo diretto.

L’esperienza di movimento è linguaggio:
  • Il cuore pulsante delle percussioni cerca un contatto nel profondo, battito cardiaco, respiro..
  • I gesti danzati che richiamano il mondo della natura, diventano simboli attraverso cui canalizzare le emozioni e raccontare vissuti interiori personali e collettivi
  • Il suono della voce integra l’esperienza di sé e rinforza la propria presenza.
    Questi tre elementi insieme all'uso della tecnica della ripetizione, del rispecchiamento, degli opposti simbolici, dello stop strutturano l’esperienza.

L’incontro con questo linguaggio facilita la possibilità di

riappropriarsi dei ritmi naturali,

riscoprire la propria identità collettiva

valorizzare la propria unicità espressiva.

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